La campagna online fa luce sulle problematiche relative alla protezione dei dati personali


Nel periodo 1-5 Dicembre 2014, i partner del progetto hanno lanciato una campagna online sulle loro pagine Facebook e Twitter per far conoscere meglio le sfide e le problematiche che le persone con disabilità intellettiva, le loro famiglie e i loro tutori affrontano sul tema della protezione dei dati personali per questo gruppo di persone. Le cinque organizzazioni hanno postato una domanda al giorno, ciascuna nella propria lingua madre, utilizzando l’hashtag #SafeSurfing.

Le risposte davano solo un’idea di quelle che sono le sfide e le opportunità che le persone con disabilità intellettiva devono affrontare ogni giorno accedendo ad Internet. Ad esempio, chi ha partecipato alla campagna ha condiviso il timore di poter essere derubato dei propri dati bancari, di dover sottoscrivere termini e condizioni di siti di difficile comprensione e di non comprendere alcune sottigliezze di linguaggio che cambiano il senso delle frasi.

I familiari delle persone con disabilità intellettiva sono fortemente preoccupati che esse possano esser vittime di comportamenti disonesti ed abusi sul web, se non vere e proprie prepotenze e aggressioni online. In ogni caso, i partecipanti alla campagna hanno concluso che esiste una linea sottile tra la protezione della persona con disabilità che naviga online e l’invasione della sua privacy. Considerando il lato positivo, hanno però anche detto che è possibile creare e mantenere gruppi di supporto e instaurare rapporti d’amicizia online duraturi.